LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
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LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
Dall'inaugurazione il 26 dicembre 1959 :
a questo filmato del 2021 :
Cosa è riuscita a fare la politica ?
Ha distrutto l'ippodromo del trotto della città di Roma, situato in zona Z. XXXIX Tor di Valle.
Prende il nome dalla zona di Roma in cui si trova. Progettista del complesso delle tribune e dei servizi della struttura l'architetto Julio Lafuente in collaborazione con l'ingegnere Gaetano Rebecchini, l'ingegnere strutturista Calogero Benedetti, Aicardo Birago e Paolo Vietti-Violi.
All'inaugurazione avvenuta nel 1959, veniva realizzata la struttura in cemento armato, con la pensilina composta da 11 umbrelle sostenute da pilastri-sculture, considerata la più grande paraboloide iperbolica al mondo.
Con i suoi 420.000 m² è uno degli ippodromi più grandi d'Europa.
Fonte : Wikipedia
NON CI SONO PAROLE... SOLO UNA : VERGOGNA !
a questo filmato del 2021 :
Cosa è riuscita a fare la politica ?
Ha distrutto l'ippodromo del trotto della città di Roma, situato in zona Z. XXXIX Tor di Valle.
Prende il nome dalla zona di Roma in cui si trova. Progettista del complesso delle tribune e dei servizi della struttura l'architetto Julio Lafuente in collaborazione con l'ingegnere Gaetano Rebecchini, l'ingegnere strutturista Calogero Benedetti, Aicardo Birago e Paolo Vietti-Violi.
All'inaugurazione avvenuta nel 1959, veniva realizzata la struttura in cemento armato, con la pensilina composta da 11 umbrelle sostenute da pilastri-sculture, considerata la più grande paraboloide iperbolica al mondo.
Con i suoi 420.000 m² è uno degli ippodromi più grandi d'Europa.
Fonte : Wikipedia
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Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
TOR DI VALLE (EX IPPODROMO) - RIPRESE AEREE DRONE 4K 60 - 09_07_2022 ROMA
Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
Tordivalle, San Siro trotto, Le Mulina, Stupinigi, il Candiano...quanti misfatti!
Forse se dicessimo alle persone che il cervello é un app inizierebbero ad usarlo
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Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
prato ha scritto: 26/11/2022, 16:09 Tordivalle, San Siro trotto, Le Mulina, Stupinigi, il Candiano...quanti misfatti!
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Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
L’Ippodromo di Tor di Valle a Roma, realizzato nel 1959 dall’architetto Lafuente e dagli ingegneri Rebecchini, Benedetti e Birago.
Esempio di architettura degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. La struttura sfilante dell’Ippodromo di Tor di Valle, come una sorta di basso orizzonte, valorizza la libera distesa dello spazio antistante. E ne è, a sua volta, esaltata. Di qui il rapporto, spaziale oltre che funzionale, tra architettura e contesto su cui è incentrata la ‘dichiarazione d’interesse’ avviata dalla competente Soprintendenza sia sull’opera, sia sul più immediato intorno territoriale. Si tratta di uno dei rari casi in cui un provvedimento di tutela puntuale è stato integrato contestualmente dal cosiddetto ‘vincolo indiretto’. Per sminuire l’interesse dell’Ippodromo si è parlato di modifiche intervenute successivamente, di condizioni di deterioramento delle strutture e di insussistenza di un loro carattere inedito al confronto con la coeva produzione architettonica.
Quanto alle modifiche successive, esse non sono irreversibili. I tramezzi, i controsoffitti, i nuovi volumi hanno solo ‘mascherato’, non cancellato l’essenzialità delle strutture. Non ne hanno comportato la perdita definitiva, consentendone il ripristino. E l’interesse dell’opera non scompare perché alcune sue parti non sono più visibili, nello stesso modo in cui un reperto archeologico lasciato, per sicurezza, nel sottosuolo è comunque documentato e tutelato.
Quanto alla condizione delle strutture, esse mostrerebbero in generale fenomeni di deterioramento del calcestruzzo e dei ferri di armatura, del tutto rimediabili; né è richiesto l’adeguamento antisismico per opere vincolate, essendo consentito per esse il semplice miglioramento.
Quanto, infine, alle disquisizioni sul rapporto con le strutture coeve e sull’innovazione strutturale che l’opera testimonierebbe, tali argomenti sono, certo, pertinenti alle motivazioni del vincolo. Ma non definiscono in modo esauriente le ragioni che determinano la qualità di questa architettura, percepibile anche da chi non sa nulla di strutture a ombrello e a paraboloide iperbolico. Ci riferiamo al carattere assolutamente informale di una spazialità contemporaneamente interna ed esterna, ottenuta attraverso l’accostamento ‘aereo’ di pensiline, travi a mensola, pilastri sagomati, gradonate, vetrate. Visibilmente distinti per forma, materiale, funzione, questi elementi sembrano, infatti, privi di gravità come se, volando nell’aria, si fossero casualmente incontrati e composti in un miracoloso quanto precario equilibrio, ognuno conservando una specifica autonomia figurativa.
Esempio di architettura degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. La struttura sfilante dell’Ippodromo di Tor di Valle, come una sorta di basso orizzonte, valorizza la libera distesa dello spazio antistante. E ne è, a sua volta, esaltata. Di qui il rapporto, spaziale oltre che funzionale, tra architettura e contesto su cui è incentrata la ‘dichiarazione d’interesse’ avviata dalla competente Soprintendenza sia sull’opera, sia sul più immediato intorno territoriale. Si tratta di uno dei rari casi in cui un provvedimento di tutela puntuale è stato integrato contestualmente dal cosiddetto ‘vincolo indiretto’. Per sminuire l’interesse dell’Ippodromo si è parlato di modifiche intervenute successivamente, di condizioni di deterioramento delle strutture e di insussistenza di un loro carattere inedito al confronto con la coeva produzione architettonica.
Quanto alle modifiche successive, esse non sono irreversibili. I tramezzi, i controsoffitti, i nuovi volumi hanno solo ‘mascherato’, non cancellato l’essenzialità delle strutture. Non ne hanno comportato la perdita definitiva, consentendone il ripristino. E l’interesse dell’opera non scompare perché alcune sue parti non sono più visibili, nello stesso modo in cui un reperto archeologico lasciato, per sicurezza, nel sottosuolo è comunque documentato e tutelato.
Quanto alla condizione delle strutture, esse mostrerebbero in generale fenomeni di deterioramento del calcestruzzo e dei ferri di armatura, del tutto rimediabili; né è richiesto l’adeguamento antisismico per opere vincolate, essendo consentito per esse il semplice miglioramento.
Quanto, infine, alle disquisizioni sul rapporto con le strutture coeve e sull’innovazione strutturale che l’opera testimonierebbe, tali argomenti sono, certo, pertinenti alle motivazioni del vincolo. Ma non definiscono in modo esauriente le ragioni che determinano la qualità di questa architettura, percepibile anche da chi non sa nulla di strutture a ombrello e a paraboloide iperbolico. Ci riferiamo al carattere assolutamente informale di una spazialità contemporaneamente interna ed esterna, ottenuta attraverso l’accostamento ‘aereo’ di pensiline, travi a mensola, pilastri sagomati, gradonate, vetrate. Visibilmente distinti per forma, materiale, funzione, questi elementi sembrano, infatti, privi di gravità come se, volando nell’aria, si fossero casualmente incontrati e composti in un miracoloso quanto precario equilibrio, ognuno conservando una specifica autonomia figurativa.
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Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
Inchiesta nuovo Stadio della Roma, pm chiede 22 condanne
Nell'ambito della maxi indagine sul nuovo stadio della Roma, la procura ha chiesto ventidue condanne per un totale di oltre cento anni di reclusione.
In particolare i pm hanno chiesto una condanna a 11 anni e sei mesi per l'ex presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito e per l'avvocato Camillo Mezzacapo. Chiesti 9 anni per Luca Lanzalone e 8 anni e 8 mesi per l'imprenditore Luca Parnasi che ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Sollecitati 3 anni e 4 mesi per Giulio Centemero, deputato della Lega, due anni e 8 mesi per Francesco Bonifazi, ex tesoriere del Pd.
Nell'ambito della maxi indagine sul nuovo stadio della Roma, la procura ha chiesto ventidue condanne per un totale di oltre cento anni di reclusione.
In particolare i pm hanno chiesto una condanna a 11 anni e sei mesi per l'ex presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito e per l'avvocato Camillo Mezzacapo. Chiesti 9 anni per Luca Lanzalone e 8 anni e 8 mesi per l'imprenditore Luca Parnasi che ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Sollecitati 3 anni e 4 mesi per Giulio Centemero, deputato della Lega, due anni e 8 mesi per Francesco Bonifazi, ex tesoriere del Pd.
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Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
Possibile che nessun politico possa far tornare il trotto a Roma nel giusto luogo ?
Putroppo vedere le corse al trotto a Capannelle non è la stessa cosa di vederle presso ad un ippodromo dedicato...
Ecco come si presentano oggi le tribune dell'EX-IPPODROMO.
Putroppo vedere le corse al trotto a Capannelle non è la stessa cosa di vederle presso ad un ippodromo dedicato...
Ecco come si presentano oggi le tribune dell'EX-IPPODROMO.
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Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
PER NON DIMENTICARE !!!!
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Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
Ippodromo Capannelle, Comune Roma: 'Partenariato pubblico privato per il rilancio'
Il Comune di Roma cerca operatori economici interessati a realizzare un’operazione di Partenariato pubblico privato per la riqualificazione dell'ippodromo delle Capannelle e la successiva gestione e manutenzione. Ecco il testo dell'avviso pubblico.
“Roma Capitale intende garantire la riqualificazione e la fruizione collettiva dei propri impianti sportivi anche attraverso investimenti che ne valorizzino e implementino la vocazione polifunzionale, favorendo la partecipazione di soggetti privati alla predisposizione e all'attuazione delle proposte progettuali volte a garantire la gestione degli impianti sportivi nell’ottica del pieno soddisfacimento delle esigenze cittadine legate allo svolgimento dell’attività motoria e delle attività ad essa connesse. Tali esigenze di riqualificazione e valorizzazione funzionale riguardano, nello specifico, anche l’impianto sportivo denominato Ippodromo delle Capannelle”.
Questo si legge nell'avviso pubblico pubblicato dal Comune di Roma per “acquisire istanze da parte di operatori economici interessati alla riqualificazione e alle gestione dell'ippodromo delle Capannelle".
Nell'avviso si sottolinea l'importanza di favorire la “polifunzionalità” degli impianti sportivi e quindi anche dell'ippodromo delle Capannelle, che da tempo ospita numerosi eventi oltre alle corse di cavalli, richiamandosi all'articolo 4, commi 1 e 2, del DLgs. n. 38/2021 (Attuazione dell'articolo 7 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi), che “consente alle Amministrazioni pubbliche di acquisire dai privati delle istanze da cui emergano le alternative progettuali in merito alla riqualificazione e gestione degli impianti sportivi.
Più precisamente, tali proposte possono anche prevedere: 'la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, che siano complementari o funzionali al finanziamento o alla fruibilità dell’impianto sportivo, con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale', ai fini del raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa o della valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali, economici, ambientali e di efficienza energetica; 'il pieno sfruttamento a fini commerciali, turistici, educativi e ricreativi di tutte le aree di pertinenza dell'impianto in tutti i giorni della settimana'.
In questa prospettiva, il Regolamento Dac 186/2023 valorizza la 'polifunzionalità' degli impianti sportivi capitolini, intesa come 'compresenza di spazi a destinazione di attività di diversa natura quali sportiva, commerciale, ricettiva, educativa, culturale' (v. art. 2, comma 1, lett. o del Regolamento Dac 186/2023 medesimo)”.
L’intervento di riqualificazione, si legge nell'Avviso, “è volto a creare una struttura sportiva in grado di garantire un utilizzo ottimale dell’impianto sportivo, anche attraverso l’individuazione di diverse e secondarie destinazioni d’uso e funzioni, valorizzando tutte le sue potenzialità.
Più precisamente, Roma Capitale intende perseguire le seguenti finalità attraverso l’operazione di PPP: 1. garantire la prosecuzione dei servizi connessi alle pratiche sportive del trotto e del galoppo, sviluppando ulteriormente l’attuale vocazione della struttura in merito all’organizzazione di competizioni in ambito ippico; 2. valorizzare l’inserimento di funzioni complementari rispetto a quella sportiva, anche nell’ottica di potenziare l’offerta complessiva dei servizi erogati dall’impianto sportivo a favore della collettività, garantendo un mix funzionale che bilanci le istanze del contesto urbano con le esigenze di fruizione collettiva dell’impianto sportivo; valorizzare il patrimonio, sviluppando una progettualità volta al recupero delle strutture edilizie e impiantistiche attualmente facenti parte dell’impianto sportivo, in un’ottica di ampia riqualificazione nel contesto urbanistico-edilizio esistente, con particolare riguardo al contenimento del consumo di suolo, al rispetto dei vincoli e alla salvaguardia dei beni immobili di rilievo storico, artistico, archeologico e/o paesaggistico; garantire, attraverso l’intervento di riqualificazione, il rispetto degli standard di prestazioni energetiche e ambientali, del risparmio energetico e dell’impiego di fonti rinnovabili, nonché la piena accessibilità dell’impianto sportivo alle persone diversamente abili, garantire, attraverso idoneo programma gestionale, il coinvolgimento delle associazioni e delle società sportive del territorio, delle scuole e degli enti del terzo settore”.
Il valore della concessione stimato, ai sensi dell'art. 179 del Codice, per una durata minima di sei anni è pari a 27.137.880 euro al netto dell’Iva, oneri della sicurezza pari a zero.
Si precisa, recita l'avviso, “che il suddetto valore è determinato esclusivamente sulla base dell’importo della sovvenzione annua assegnata, per l’annualità 2024, dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
In particolare, per l’impianto sportivo in argomento, nell’annualità 2024 l’entità delle sovvenzioni erogate per impianti e miglioramento impianti, organizzazione corse e riprese Tv per il galoppo piano è pari a 3.236.534 euro mentre le stesse sovvenzioni erogate per il trotto sono pari a 1.286.446 euro, per un totale complessivo che ammonta a 4.522.980 euro al netto dell’Iva.
Per le annualità successive al 2024, si prevede che il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste continuerà ad erogare le suddette sovvenzioni per un importo da rideterminare nell’ambito di un rapporto con le società di corse riconosciute.
Il valore della concessione sopra riportato di 27.137.880 euro è da intendersi, pertanto, puramente indicativo e non esaustivo in quanto determinato in modo fittizio, considerando come fatturato esclusivamente la sovvenzione annua erogata dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e percepita per una durata minima del contratto di concessione di anni 6 (sei).
Nell’istanza di riqualificazione dell’impianto sportivo, il proponente stimerà nel Pef - Piano economico finanziario gli ulteriori introiti generati per i servizi proposti ed oggetto della concessione per tutta la durata del contratto, che si precisa potrà essere superiore a quella minima indicata di anni 6 (sei)”.
Sarà previsto il pagamento di un canone mensile per l’utilizzo dell’impianto sportivo da parte del concessionario a favore di Roma Capitale.
Tale canone sarà determinato in ragione del contenuto della proposta di PPP e sarà oggetto di offerta al rialzo nell’ambito della successiva procedura di gara di affidamento della concessione.
“Si precisa che non è previsto un contributo pubblico finanziario ai sensi dell’art. 177, comma 6, del Codice da parte dell’Amministrazione concedente”, rimarca il Comune.
I soggetti interessati dovranno far pervenire l’istanza entro le ore 12:00 del giorno 06 giugno 2024 attraverso la piattaforma telematica di e-procurement dell’Amministrazione, denominata “Tuttogare”, accessibile dal sito internet: https://romacapitale.tuttogare.it/.
Eventuali chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell’istanza nell’ambito dell’avviso pubblico potranno essere richiesti dagli operatori interessati al Responsabile unico del procedimento entro le ore 12:00 del giorno 27 maggio 2024 attraverso la sezione della piattaforma telematica Tuttogare riservata alle richieste di chiarimenti nella pagina https://romacapitale.tuttogare.it/
Le risposte ai chiarimenti verranno pubblicate entro tre giorni dal termine ultimo per l’invio delle Istanze di cui al precedente paragrafo 12 dell'avviso pubblico.
Infine, evidenzia ancora il Comune, “con il presente avviso pubblico non è indetta una procedura di gara e Roma Capitale si riserva la facoltà, a proprio insindacabile giudizio, sia di interrompere la presente procedura esplorativa sia di procedere, in una fase successiva, alla valutazione dell’eventuale proposta di finanza di progetto dell’operatore economico ammesso alla presentazione della medesima, in seguito all’esito delle valutazioni di cui sopra, apportando le modifiche ritenute opportune.
L’Amministrazione si riserva inoltre di non procedere con la dichiarazione di pubblico interesse qualora nessuna delle istanze risultasse idonea e rispondente per tale finalità.
Per quanto non espressamente previsto dal presente avviso pubblico, si applica la disciplina di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 38/2021 e all’art. 193 del Codice”.
ONORATO (ASSESSORE SPORT): “GUARDIAMO AL FUTURO” - L'assessore allo Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato commenta così la pubblicazione dell'avviso pubblico. "Dopo aver salvato la stagione 2024 con una gestione ponte che ha garantito il calendario nazionale delle corse del trotto e del galoppo, scongiurando il licenziamento di centinaia di operatori con questo bando guardiamo al futuro rivolgendoci ai potenziali investitori privati.
Abbiamo lanciato un'indagine esplorativa di mercato al fine di acquisire da parte degli operatori economici interessati le istanze di partenariato pubblico-privato volte alla riqualificazione e alla gestione dell'impianto sportivo. Siamo pronti a ricevere e a valutare con la massima attenzione ogni proposta che valorizzi come merita questo impianto unico al mondo. Un'area ben collegata, con lo svincolo del Grande raccordo anulare e la fermata ferroviaria, già destinata a verde e servizi pubblici di oltre 135 ettari dalle potenzialità straordinarie, che potrà diventare una cittadella dello sport e dell'intrattenimento con spazi all'aria aperta dedicati a più discipline.
A disposizione dei proponenti - aggiunge Onorato - abbiamo pubblicato i dettagli dell'inquadramento urbanistico dell'area, con la possibilità di riqualificare immobili con destinazioni d'uso diverse da quella sportiva che siano funzionali alla fruibilità dell'impianto con la sola esclusione di nuovi complessi di edilizia residenziale. La concessione avrà durata minima di 6 anni e parte da un valore minimo di 27 milioni e 137 mila euro di fatturato stimato, cifra determinata solo sulla base dell'importo della sovvenzione annua assegnata per il 2024 dal ministero dell'Agricoltura. Valore che potrà crescere sensibilmente in proporzione alle progettualità sviluppate dai proponenti. C'è tempo fino al 6 giugno per presentare proposte: gli uffici del Dipartimento Sport sono a disposizione per ogni chiarimento necessario e per accompagnare i proponenti in un sopralluogo all'impianto obbligatorio per presentare il progetto", conclude l'assessore.
TRABUCCO (CG): "ECCO L’AVVISO PUBBLICO, PROMESSA MANTENUTA" - “Come avevamo preannunciato a gennaio è stato pubblicato l’Avviso Pubblico per la gestione e riqualificazione dell’impianto sportivo di Capannelle", dichiara il capogruppo della Lista Civica Gualtieri sindaco, Giorgio Trabucco. "Da oggi e fino al 6 giugno è possibile dunque presentare delle proposte che possano dare il giusto rilievo a uno degli impianti sportivi più importanti della Capitale e al centro ippico più grande e rilevante d’Italia.
Dopo averne scongiurato la chiusura per il 2024 e la perdita di posti di lavoro, senza dimenticare il calendario nazionale delle gare di trotto e galoppo che rischiava di non disputarsi, un’altra promessa mantenuta volta al rilancio dello sport a Roma ai livelli che la nostra città merita.
Ringrazio gli uffici di Roma Capitale per l’impegno rispettato, l’assessore allo Sport Alessandro Onorato e il sindaco Gualtieri: stiamo finalmente colmando delle carenze strutturali e organizzative che sembravano dover far parte di Roma per sempre. L’inerzia degli anni passati ha creato danni a non finire, per fortuna la nostra Amministrazione, invece di lamentarsi, agisce e lo fa per il bene della Capitale, dei suoi cittadini e di tutti i turisti che arrivano per ammirarla e viverla al massimo delle sue potenzialità”, conclude Trabucco.
Il Comune di Roma cerca operatori economici interessati a realizzare un’operazione di Partenariato pubblico privato per la riqualificazione dell'ippodromo delle Capannelle e la successiva gestione e manutenzione. Ecco il testo dell'avviso pubblico.
“Roma Capitale intende garantire la riqualificazione e la fruizione collettiva dei propri impianti sportivi anche attraverso investimenti che ne valorizzino e implementino la vocazione polifunzionale, favorendo la partecipazione di soggetti privati alla predisposizione e all'attuazione delle proposte progettuali volte a garantire la gestione degli impianti sportivi nell’ottica del pieno soddisfacimento delle esigenze cittadine legate allo svolgimento dell’attività motoria e delle attività ad essa connesse. Tali esigenze di riqualificazione e valorizzazione funzionale riguardano, nello specifico, anche l’impianto sportivo denominato Ippodromo delle Capannelle”.
Questo si legge nell'avviso pubblico pubblicato dal Comune di Roma per “acquisire istanze da parte di operatori economici interessati alla riqualificazione e alle gestione dell'ippodromo delle Capannelle".
Nell'avviso si sottolinea l'importanza di favorire la “polifunzionalità” degli impianti sportivi e quindi anche dell'ippodromo delle Capannelle, che da tempo ospita numerosi eventi oltre alle corse di cavalli, richiamandosi all'articolo 4, commi 1 e 2, del DLgs. n. 38/2021 (Attuazione dell'articolo 7 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi), che “consente alle Amministrazioni pubbliche di acquisire dai privati delle istanze da cui emergano le alternative progettuali in merito alla riqualificazione e gestione degli impianti sportivi.
Più precisamente, tali proposte possono anche prevedere: 'la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, che siano complementari o funzionali al finanziamento o alla fruibilità dell’impianto sportivo, con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale', ai fini del raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa o della valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali, economici, ambientali e di efficienza energetica; 'il pieno sfruttamento a fini commerciali, turistici, educativi e ricreativi di tutte le aree di pertinenza dell'impianto in tutti i giorni della settimana'.
In questa prospettiva, il Regolamento Dac 186/2023 valorizza la 'polifunzionalità' degli impianti sportivi capitolini, intesa come 'compresenza di spazi a destinazione di attività di diversa natura quali sportiva, commerciale, ricettiva, educativa, culturale' (v. art. 2, comma 1, lett. o del Regolamento Dac 186/2023 medesimo)”.
L’intervento di riqualificazione, si legge nell'Avviso, “è volto a creare una struttura sportiva in grado di garantire un utilizzo ottimale dell’impianto sportivo, anche attraverso l’individuazione di diverse e secondarie destinazioni d’uso e funzioni, valorizzando tutte le sue potenzialità.
Più precisamente, Roma Capitale intende perseguire le seguenti finalità attraverso l’operazione di PPP: 1. garantire la prosecuzione dei servizi connessi alle pratiche sportive del trotto e del galoppo, sviluppando ulteriormente l’attuale vocazione della struttura in merito all’organizzazione di competizioni in ambito ippico; 2. valorizzare l’inserimento di funzioni complementari rispetto a quella sportiva, anche nell’ottica di potenziare l’offerta complessiva dei servizi erogati dall’impianto sportivo a favore della collettività, garantendo un mix funzionale che bilanci le istanze del contesto urbano con le esigenze di fruizione collettiva dell’impianto sportivo; valorizzare il patrimonio, sviluppando una progettualità volta al recupero delle strutture edilizie e impiantistiche attualmente facenti parte dell’impianto sportivo, in un’ottica di ampia riqualificazione nel contesto urbanistico-edilizio esistente, con particolare riguardo al contenimento del consumo di suolo, al rispetto dei vincoli e alla salvaguardia dei beni immobili di rilievo storico, artistico, archeologico e/o paesaggistico; garantire, attraverso l’intervento di riqualificazione, il rispetto degli standard di prestazioni energetiche e ambientali, del risparmio energetico e dell’impiego di fonti rinnovabili, nonché la piena accessibilità dell’impianto sportivo alle persone diversamente abili, garantire, attraverso idoneo programma gestionale, il coinvolgimento delle associazioni e delle società sportive del territorio, delle scuole e degli enti del terzo settore”.
Il valore della concessione stimato, ai sensi dell'art. 179 del Codice, per una durata minima di sei anni è pari a 27.137.880 euro al netto dell’Iva, oneri della sicurezza pari a zero.
Si precisa, recita l'avviso, “che il suddetto valore è determinato esclusivamente sulla base dell’importo della sovvenzione annua assegnata, per l’annualità 2024, dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
In particolare, per l’impianto sportivo in argomento, nell’annualità 2024 l’entità delle sovvenzioni erogate per impianti e miglioramento impianti, organizzazione corse e riprese Tv per il galoppo piano è pari a 3.236.534 euro mentre le stesse sovvenzioni erogate per il trotto sono pari a 1.286.446 euro, per un totale complessivo che ammonta a 4.522.980 euro al netto dell’Iva.
Per le annualità successive al 2024, si prevede che il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste continuerà ad erogare le suddette sovvenzioni per un importo da rideterminare nell’ambito di un rapporto con le società di corse riconosciute.
Il valore della concessione sopra riportato di 27.137.880 euro è da intendersi, pertanto, puramente indicativo e non esaustivo in quanto determinato in modo fittizio, considerando come fatturato esclusivamente la sovvenzione annua erogata dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e percepita per una durata minima del contratto di concessione di anni 6 (sei).
Nell’istanza di riqualificazione dell’impianto sportivo, il proponente stimerà nel Pef - Piano economico finanziario gli ulteriori introiti generati per i servizi proposti ed oggetto della concessione per tutta la durata del contratto, che si precisa potrà essere superiore a quella minima indicata di anni 6 (sei)”.
Sarà previsto il pagamento di un canone mensile per l’utilizzo dell’impianto sportivo da parte del concessionario a favore di Roma Capitale.
Tale canone sarà determinato in ragione del contenuto della proposta di PPP e sarà oggetto di offerta al rialzo nell’ambito della successiva procedura di gara di affidamento della concessione.
“Si precisa che non è previsto un contributo pubblico finanziario ai sensi dell’art. 177, comma 6, del Codice da parte dell’Amministrazione concedente”, rimarca il Comune.
I soggetti interessati dovranno far pervenire l’istanza entro le ore 12:00 del giorno 06 giugno 2024 attraverso la piattaforma telematica di e-procurement dell’Amministrazione, denominata “Tuttogare”, accessibile dal sito internet: https://romacapitale.tuttogare.it/.
Eventuali chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell’istanza nell’ambito dell’avviso pubblico potranno essere richiesti dagli operatori interessati al Responsabile unico del procedimento entro le ore 12:00 del giorno 27 maggio 2024 attraverso la sezione della piattaforma telematica Tuttogare riservata alle richieste di chiarimenti nella pagina https://romacapitale.tuttogare.it/
Le risposte ai chiarimenti verranno pubblicate entro tre giorni dal termine ultimo per l’invio delle Istanze di cui al precedente paragrafo 12 dell'avviso pubblico.
Infine, evidenzia ancora il Comune, “con il presente avviso pubblico non è indetta una procedura di gara e Roma Capitale si riserva la facoltà, a proprio insindacabile giudizio, sia di interrompere la presente procedura esplorativa sia di procedere, in una fase successiva, alla valutazione dell’eventuale proposta di finanza di progetto dell’operatore economico ammesso alla presentazione della medesima, in seguito all’esito delle valutazioni di cui sopra, apportando le modifiche ritenute opportune.
L’Amministrazione si riserva inoltre di non procedere con la dichiarazione di pubblico interesse qualora nessuna delle istanze risultasse idonea e rispondente per tale finalità.
Per quanto non espressamente previsto dal presente avviso pubblico, si applica la disciplina di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 38/2021 e all’art. 193 del Codice”.
ONORATO (ASSESSORE SPORT): “GUARDIAMO AL FUTURO” - L'assessore allo Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato commenta così la pubblicazione dell'avviso pubblico. "Dopo aver salvato la stagione 2024 con una gestione ponte che ha garantito il calendario nazionale delle corse del trotto e del galoppo, scongiurando il licenziamento di centinaia di operatori con questo bando guardiamo al futuro rivolgendoci ai potenziali investitori privati.
Abbiamo lanciato un'indagine esplorativa di mercato al fine di acquisire da parte degli operatori economici interessati le istanze di partenariato pubblico-privato volte alla riqualificazione e alla gestione dell'impianto sportivo. Siamo pronti a ricevere e a valutare con la massima attenzione ogni proposta che valorizzi come merita questo impianto unico al mondo. Un'area ben collegata, con lo svincolo del Grande raccordo anulare e la fermata ferroviaria, già destinata a verde e servizi pubblici di oltre 135 ettari dalle potenzialità straordinarie, che potrà diventare una cittadella dello sport e dell'intrattenimento con spazi all'aria aperta dedicati a più discipline.
A disposizione dei proponenti - aggiunge Onorato - abbiamo pubblicato i dettagli dell'inquadramento urbanistico dell'area, con la possibilità di riqualificare immobili con destinazioni d'uso diverse da quella sportiva che siano funzionali alla fruibilità dell'impianto con la sola esclusione di nuovi complessi di edilizia residenziale. La concessione avrà durata minima di 6 anni e parte da un valore minimo di 27 milioni e 137 mila euro di fatturato stimato, cifra determinata solo sulla base dell'importo della sovvenzione annua assegnata per il 2024 dal ministero dell'Agricoltura. Valore che potrà crescere sensibilmente in proporzione alle progettualità sviluppate dai proponenti. C'è tempo fino al 6 giugno per presentare proposte: gli uffici del Dipartimento Sport sono a disposizione per ogni chiarimento necessario e per accompagnare i proponenti in un sopralluogo all'impianto obbligatorio per presentare il progetto", conclude l'assessore.
TRABUCCO (CG): "ECCO L’AVVISO PUBBLICO, PROMESSA MANTENUTA" - “Come avevamo preannunciato a gennaio è stato pubblicato l’Avviso Pubblico per la gestione e riqualificazione dell’impianto sportivo di Capannelle", dichiara il capogruppo della Lista Civica Gualtieri sindaco, Giorgio Trabucco. "Da oggi e fino al 6 giugno è possibile dunque presentare delle proposte che possano dare il giusto rilievo a uno degli impianti sportivi più importanti della Capitale e al centro ippico più grande e rilevante d’Italia.
Dopo averne scongiurato la chiusura per il 2024 e la perdita di posti di lavoro, senza dimenticare il calendario nazionale delle gare di trotto e galoppo che rischiava di non disputarsi, un’altra promessa mantenuta volta al rilancio dello sport a Roma ai livelli che la nostra città merita.
Ringrazio gli uffici di Roma Capitale per l’impegno rispettato, l’assessore allo Sport Alessandro Onorato e il sindaco Gualtieri: stiamo finalmente colmando delle carenze strutturali e organizzative che sembravano dover far parte di Roma per sempre. L’inerzia degli anni passati ha creato danni a non finire, per fortuna la nostra Amministrazione, invece di lamentarsi, agisce e lo fa per il bene della Capitale, dei suoi cittadini e di tutti i turisti che arrivano per ammirarla e viverla al massimo delle sue potenzialità”, conclude Trabucco.
Forse se dicessimo alle persone che il cervello é un app inizierebbero ad usarlo
Re: LO SCEMPIO DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE
Bando ippodromo Capannelle, il termine per presentare le offerte slitta al 1° luglio
Il Comune di Roma concede tre settimane in più del previsto per la presentazione delle istanze agli operatori interessati alla gestione dell'ippodromo delle Capannelle, vista la complessità del progetto da presentare.
Non più oggi,6 giugno, come originariamente previsto, ma il 1° luglio.
È slittato di tre settimane il termine concesso dal Comune di Roma agli operatori interessati a realizzare un’operazione di Partenariato pubblico privato per la riqualificazione dell'ippodromo delle Capannelle e la successiva gestione e manutenzione.
Il rinvio arriva dopo le richieste pervenute in tal senso proprio dagli operatori, vista la complessità del progetto da presentare.
Nell'avviso pubblico pubblicato dall'amministrazione comunale, a suo tempo è stata sottolineata l'importanza di favorire la “polifunzionalità” degli impianti sportivi e quindi anche dell'ippodromo delle Capannelle, che da tempo ospita numerosi eventi oltre alle corse di cavalli, richiamandosi all'articolo 4, commi 1 e 2, del DLgs. n. 38/2021 (Attuazione dell'articolo 7 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi), che “consente alle Amministrazioni pubbliche di acquisire dai privati delle istanze da cui emergano le alternative progettuali in merito alla riqualificazione e gestione degli impianti sportivi".
Più precisamente, "tali proposte possono anche prevedere: 'la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, che siano complementari o funzionali al finanziamento o alla fruibilità dell’impianto sportivo, con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale', ai fini del raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa o della valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali, economici, ambientali e di efficienza energetica; 'il pieno sfruttamento a fini commerciali, turistici, educativi e ricreativi di tutte le aree di pertinenza dell'impianto in tutti i giorni della settimana'.”
L’intervento di riqualificazione, si legge nell'Avviso, “è volto a creare una struttura sportiva in grado di garantire un utilizzo ottimale dell’impianto sportivo, anche attraverso l’individuazione di diverse e secondarie destinazioni d’uso e funzioni, valorizzando tutte le sue potenzialità.
Più precisamente, Roma Capitale intende perseguire le seguenti finalità attraverso l’operazione di PPP: 1. garantire la prosecuzione dei servizi connessi alle pratiche sportive del trotto e del galoppo, sviluppando ulteriormente l’attuale vocazione della struttura in merito all’organizzazione di competizioni in ambito ippico; 2. valorizzare l’inserimento di funzioni complementari rispetto a quella sportiva, anche nell’ottica di potenziare l’offerta complessiva dei servizi erogati dall’impianto sportivo a favore della collettività, garantendo un mix funzionale che bilanci le istanze del contesto urbano con le esigenze di fruizione collettiva dell’impianto sportivo; valorizzare il patrimonio, sviluppando una progettualità volta al recupero delle strutture edilizie e impiantistiche attualmente facenti parte dell’impianto sportivo, in un’ottica di ampia riqualificazione nel contesto urbanistico-edilizio esistente, con particolare riguardo al contenimento del consumo di suolo, al rispetto dei vincoli e alla salvaguardia dei beni immobili di rilievo storico, artistico, archeologico e/o paesaggistico; garantire, attraverso l’intervento di riqualificazione, il rispetto degli standard di prestazioni energetiche e ambientali, del risparmio energetico e dell’impiego di fonti rinnovabili, nonché la piena accessibilità dell’impianto sportivo alle persone diversamente abili, garantire, attraverso idoneo programma gestionale, il coinvolgimento delle associazioni e delle società sportive del territorio, delle scuole e degli enti del terzo settore”.
Il valore della concessione stimato, ai sensi dell'art. 179 del Codice, per una durata minima di sei anni è pari a 27.137.880 euro al netto dell’Iva, oneri della sicurezza pari a zero.
Si precisa, recita l'avviso, “che il suddetto valore è determinato esclusivamente sulla base dell’importo della sovvenzione annua assegnata, per l’annualità 2024, dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
In particolare, per l’impianto sportivo in argomento, nell’annualità 2024 l’entità delle sovvenzioni erogate per impianti e miglioramento impianti, organizzazione corse e riprese Tv per il galoppo piano è pari a 3.236.534 euro mentre le stesse sovvenzioni erogate per il trotto sono pari a 1.286.446 euro, per un totale complessivo che ammonta a 4.522.980 euro al netto dell’Iva.
Per le annualità successive al 2024, si prevede che il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste continuerà ad erogare le suddette sovvenzioni per un importo da rideterminare nell’ambito di un rapporto con le società di corse riconosciute.
Il valore della concessione sopra riportato di 27.137.880 euro è da intendersi, pertanto, puramente indicativo e non esaustivo in quanto determinato in modo fittizio, considerando come fatturato esclusivamente la sovvenzione annua erogata dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e percepita per una durata minima del contratto di concessione di anni 6 (sei).
Nell’istanza di riqualificazione dell’impianto sportivo, il proponente stimerà nel Pef - Piano economico finanziario gli ulteriori introiti generati per i servizi proposti ed oggetto della concessione per tutta la durata del contratto, che si precisa potrà essere superiore a quella minima indicata di anni 6 (sei)”.
Sarà previsto il pagamento di un canone mensile per l’utilizzo dell’impianto sportivo da parte del concessionario a favore di Roma Capitale.
Tale canone sarà determinato in ragione del contenuto della proposta di PPP e sarà oggetto di offerta al rialzo nell’ambito della successiva procedura di gara di affidamento della concessione.
Il Comune di Roma concede tre settimane in più del previsto per la presentazione delle istanze agli operatori interessati alla gestione dell'ippodromo delle Capannelle, vista la complessità del progetto da presentare.
Non più oggi,6 giugno, come originariamente previsto, ma il 1° luglio.
È slittato di tre settimane il termine concesso dal Comune di Roma agli operatori interessati a realizzare un’operazione di Partenariato pubblico privato per la riqualificazione dell'ippodromo delle Capannelle e la successiva gestione e manutenzione.
Il rinvio arriva dopo le richieste pervenute in tal senso proprio dagli operatori, vista la complessità del progetto da presentare.
Nell'avviso pubblico pubblicato dall'amministrazione comunale, a suo tempo è stata sottolineata l'importanza di favorire la “polifunzionalità” degli impianti sportivi e quindi anche dell'ippodromo delle Capannelle, che da tempo ospita numerosi eventi oltre alle corse di cavalli, richiamandosi all'articolo 4, commi 1 e 2, del DLgs. n. 38/2021 (Attuazione dell'articolo 7 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi), che “consente alle Amministrazioni pubbliche di acquisire dai privati delle istanze da cui emergano le alternative progettuali in merito alla riqualificazione e gestione degli impianti sportivi".
Più precisamente, "tali proposte possono anche prevedere: 'la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, che siano complementari o funzionali al finanziamento o alla fruibilità dell’impianto sportivo, con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale', ai fini del raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa o della valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali, economici, ambientali e di efficienza energetica; 'il pieno sfruttamento a fini commerciali, turistici, educativi e ricreativi di tutte le aree di pertinenza dell'impianto in tutti i giorni della settimana'.”
L’intervento di riqualificazione, si legge nell'Avviso, “è volto a creare una struttura sportiva in grado di garantire un utilizzo ottimale dell’impianto sportivo, anche attraverso l’individuazione di diverse e secondarie destinazioni d’uso e funzioni, valorizzando tutte le sue potenzialità.
Più precisamente, Roma Capitale intende perseguire le seguenti finalità attraverso l’operazione di PPP: 1. garantire la prosecuzione dei servizi connessi alle pratiche sportive del trotto e del galoppo, sviluppando ulteriormente l’attuale vocazione della struttura in merito all’organizzazione di competizioni in ambito ippico; 2. valorizzare l’inserimento di funzioni complementari rispetto a quella sportiva, anche nell’ottica di potenziare l’offerta complessiva dei servizi erogati dall’impianto sportivo a favore della collettività, garantendo un mix funzionale che bilanci le istanze del contesto urbano con le esigenze di fruizione collettiva dell’impianto sportivo; valorizzare il patrimonio, sviluppando una progettualità volta al recupero delle strutture edilizie e impiantistiche attualmente facenti parte dell’impianto sportivo, in un’ottica di ampia riqualificazione nel contesto urbanistico-edilizio esistente, con particolare riguardo al contenimento del consumo di suolo, al rispetto dei vincoli e alla salvaguardia dei beni immobili di rilievo storico, artistico, archeologico e/o paesaggistico; garantire, attraverso l’intervento di riqualificazione, il rispetto degli standard di prestazioni energetiche e ambientali, del risparmio energetico e dell’impiego di fonti rinnovabili, nonché la piena accessibilità dell’impianto sportivo alle persone diversamente abili, garantire, attraverso idoneo programma gestionale, il coinvolgimento delle associazioni e delle società sportive del territorio, delle scuole e degli enti del terzo settore”.
Il valore della concessione stimato, ai sensi dell'art. 179 del Codice, per una durata minima di sei anni è pari a 27.137.880 euro al netto dell’Iva, oneri della sicurezza pari a zero.
Si precisa, recita l'avviso, “che il suddetto valore è determinato esclusivamente sulla base dell’importo della sovvenzione annua assegnata, per l’annualità 2024, dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
In particolare, per l’impianto sportivo in argomento, nell’annualità 2024 l’entità delle sovvenzioni erogate per impianti e miglioramento impianti, organizzazione corse e riprese Tv per il galoppo piano è pari a 3.236.534 euro mentre le stesse sovvenzioni erogate per il trotto sono pari a 1.286.446 euro, per un totale complessivo che ammonta a 4.522.980 euro al netto dell’Iva.
Per le annualità successive al 2024, si prevede che il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste continuerà ad erogare le suddette sovvenzioni per un importo da rideterminare nell’ambito di un rapporto con le società di corse riconosciute.
Il valore della concessione sopra riportato di 27.137.880 euro è da intendersi, pertanto, puramente indicativo e non esaustivo in quanto determinato in modo fittizio, considerando come fatturato esclusivamente la sovvenzione annua erogata dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e percepita per una durata minima del contratto di concessione di anni 6 (sei).
Nell’istanza di riqualificazione dell’impianto sportivo, il proponente stimerà nel Pef - Piano economico finanziario gli ulteriori introiti generati per i servizi proposti ed oggetto della concessione per tutta la durata del contratto, che si precisa potrà essere superiore a quella minima indicata di anni 6 (sei)”.
Sarà previsto il pagamento di un canone mensile per l’utilizzo dell’impianto sportivo da parte del concessionario a favore di Roma Capitale.
Tale canone sarà determinato in ragione del contenuto della proposta di PPP e sarà oggetto di offerta al rialzo nell’ambito della successiva procedura di gara di affidamento della concessione.
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